di: stefanoiovino
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I disturbi alimentari rappresentano nei paesi industrializzati una vera e propria emergenza sanitaria.L’età di esordio cade fra i 10 ed i 30 anni, con un età media d’insorgenza di 17 anni. I Disturbi del Comportamento Alimentare che insorgono prima della pubertà e del menarca , sono più frequentemente associati a psicopatologie ed hanno una prognosi psichiatrica più sfavorevole. Sono in aumento i casi di esordio in età più tardiva e le forme croniche di soggetti con un età superiore ai 40 anni.
I DCA sono una patologia prevalentemente femminile: F : M = 9:1. Anche nei maschi tuttavia, l’incidenza e la prevalenza sembrano essere in aumento anche se non in maniera marcata come per il sesso femminile. Tale aumento potrebbe essere comunque solo apparente e dovuto al fatto che oggi più uomini affetti da tali patologie chiedono di essere aiutati o vengono, per una migliore informazione, diagnosticati.
La diagnosi, i fattori predisponenti, la severità del disturbo, le caratteristiche demografiche, sociologiche e psicologiche, il trattamento ed l’esito della sindrome sono simili alle manifestazioni femminili, tuttavia si evidenziano alcune differenze di genere. L’esordio del disturbo si colloca intorno ai 19 anni, quindi in età più tardiva rispetto a quella femminile. Alla sindrome alimentare possono essere associate difficoltà psicologiche come depressione, iperattività, dipendenza da sostanze (soprattutto alcool), paure ingiustificate e ossessioni, eccesso di perfezionismo, difficoltà nei rapporti interpersonali. Rispetto al sesso femminile si osserva però una maggiore capacità nella gestione degli impulsi.
Spesso la richiesta di aiuto è tardiva a causa della vergogna aggiuntiva di star manifestando un “disturbo da femmine”. Questo conduce spesso all’insorgenza di maggiori complicazioni a livello fisico rispetto alla popolazione femminile.
Le preoccupazioni somatiche manifestate dagli uomini sono legate più all’assenza di grasso ed alla presenza di una evidente muscolatura piuttosto che allo stretto controllo del peso corporeo. Questo li conduce spesso a non arrivare a perdite di peso gravemente invalidanti come nei casi femminili. Il controllo del peso e della forma corporea è effettuato maggiormente attraverso un eccesso di attività fisica piuttosto che tramite l’abuso di lassativi e diuretici. L’impulso che spinge gli uomini a concentrare tutte le loro energie sul conseguimento di un fisico perfetto a discapito della famiglia e degli amici è definito Reverse Anorexia. Le persone inquadrabili in questa sindrome praticano in modo assiduo e compulsivo body building, sport che permette di aumentare considerevolmente la propria massa muscolare. L’eccessiva attenzione verso la crescita muscolare e l’assenza di grasso sembra essere speculare all’attenzione delle anoressiche verso l’assenza di grasso e l’annullamento del proprio corpo da qui il temine “Anoressia Inversa”.
Nelle donne la sindrome anoressica conduce alla scomparsa del menarca, negli uomini questo problema potrebbe essere sostituito da perdita di interesse sessuale, impotenza e abbassamento dei livelli di testosterone.
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