di: stefanoiovino
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La maggior parte delle persone con disturbi del comportamento alimentare ha bassa autostima, ansia, sintomi ossessivi, frequenti pensieri di autocritica, irritabilità, sbalzi d’umore e depressione. I sintomi di natura psicologica, purtroppo, non sono gli unici da prendere in considerazione: a questi si accompagnano una pluralità di complicanze sul piano organico tali da compromettere in modo marcato la qualità della vita.
Dieta ferrea, sottopeso, vomito autoindotto, attività fisica eccessiva e uso improprio di diuretici o lassativi possono portare a delle complicanze sul piano organico. Passiamo in rassegna le principali complicanze di natura organica provocate dai disturbi del comportamento alimentare
Alterazioni Elettrolitiche
La denutrizione, associata al vomito autoindotto, lassativi e/o diuretici, può causare varie alterazioni elettrolitiche, come l’ipopotassiemia o l’ipocloremia, e un grave stato di disidratazione, principali responsabili delle severe complicanze metaboliche (crisi tetaniche), renali e cardiovascolari (aritmie cardiache a volte fatali) che spesso si osservano nell’ anoressia nervosa e nella bulimia nervosa.
I sintomi di uno squilibrio idroelettrolitico sono sete, vertigini, ritenzione idrica, che causa gonfiore a gambe e braccia, debolezza ed apatia, tic e spasmi nervosi.
Le alterazioni elettrolitiche sono reversibili e scompaiono quando si smette di vomitare o di assumere lassativi e/o diuretici. Raramente richiedono un trattamento specifico, ma comunque qualsiasi cura dovrebbe essere prescritta da un medico.
Danni Cardiopolmonari
Nell’anoressia nervosa e nella bulimia nervosa le morti (tranne i suicidi) sono nella maggior parte dei casi attribuibili ad anomalie cardiovascolari conseguenti al digiuno, alla perdita di peso ed alle complicazioni elettrolitiche sopra descritte. Alcune anomalie cardiache osservate durante l’attività fisica in soggetti anoressici sono state associate al verificarsi di morte improvvisa. Le più tipiche complicanze cardiovascolari sono la bradicardia (battiti del cuore al minuto inferiori a 60) e l’ipotensione arteriosa. Le tecniche di imaging possono rivelare significative alterazioni nell’architettura del cuore, tra cui un’atrofia ed una diminuzione della massa muscolare del cuore, delle camere cardiache e talora un prolasso della mitrale.
Danni Renali
Le complicanze renali sono presenti in più del 70% dei soggetti affetti da anoressia nervosa; per lo più sono conseguenza della disidratazione e delle anomalie elettrolitiche, in particolare dell’ipopotassiemia. Nella letteratura medica è stato descritto il caso di un individuo che dopo 8 anni di vomito autoindotto ha sviluppato un’insufficienza renale così grave da richiedere il trapianto.
Alterazioni Metaboliche
In alcune anoressiche, dopo prolungati periodi di digiuno, si può osservare la presenza di ipoglicemia, si riscontra un aumento della colesterolemia e si riduce il metabolismo basale, che normalizza soltanto con il recupero del peso corporeo.
Atrofia Cerebrale e Anomalie Neurobiologiche
Per quanto riguarda le complicazioni neurologiche, esami come la TAC e la Risonanza Magnetica hanno evidenziato in più della metà dei casi di anoressia nervosa la presenza di un’atrofia cerebrale, indicata dall’ allargamento dei solchi cerebrali e dalla dilatazione dei ventricoli cerebrali. L’atrofia cerebrale, che è evidente anche in alcuni soggetti affetti da bulimia nervosa, sembra essere reversibile con il recupero ponderale.
Rigonfiamento delle Ghiandole Salivari
Attorno alla bocca sono presenti ghiandole che producono saliva, e che possono gonfiarsi in alcune persone che si autoinducono il vomito. Questo rigonfiamento, che sembra essere presente nel 25% dei soggetti affetti da bulimia nervosa ma che è stato descritto anche in quelli con anoressia nervosa, non provoca dolore, ma può causare un aumento della salivazione. Spesso la ghiandola che si gonfia di più è la parotide, dando al volto un aspetto tondo e paffuto. Le persone che hanno la parotide gonfia si vedono la faccia “grassa” e pensano che il resto del corpo abbia lo stesso aspetto. Naturalmente questo aumenta la loro preoccupazione per il peso e le forme corporee, e perpetua quindi il problema alimentare. Il gonfiore delle ghiandole salivari è reversibile, e scompare gradualmente con il miglioramento delle abitudini alimentari, la riduzione delle abbuffate e del vomito autoindotto.
Rischio di morte
L’ampio range di mortalità osservato nei vari studi non è facilmente spiegabile. Le cause di morte sono legate alle complicanze della denutrizione, in particolare a quelle cardiovascolari e metaboliche, e al suicidio. Particolare attenzione è richiesta quando le persone affette da anoressia nervosa presentano una o più delle seguenti problematiche: disidratazione, ipopotassiemia, aritmie cardiache, vomito autoindotto, abuso di lassativi e/o diuretici, stato di denutrizione fortemente compromesso.
Approfondimenti:
Characteristics of Suicide Attempts in Anorexia and Bulimia Nervosa: A Case-Control Study
Suicide and attempted suicide in eating disorders, obesity and weight-image concern
Complicanze endocrine dell’anoressia nervosa
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