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di: stefanoiovino

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Non diffusa epidemiologicamente come i più noti Disturbi Alimentari (anoressia, bulimia, binge), la Sindrome da Alimentazione Notturna (NES) appare sempre più frequente all’osservazione clinica.

Nonostante questo tipo di sindrome abbia alcuni tratti in comune (a volte sovrapponibili) con il Binge Eating Disorder o con la Bulimia Nervosa, esistono elementi distintivi che la rendono una sindrome con degli specifici tratti distintivi.

Le persone affette da NES hanno di solito tendono ad evitare il pranzo o a consumarlo in modo assolutamente veloce e disordinato tanto da inibire il senso di fame nell’ arco dell’intera giornata fino alla sera, momento drammatico in cui esplode la sintomatologia.

 La sera e la notte, appunto, sono i momenti più delicati: di solito si assiste a una evidente difficoltà di addormentamento che viene raggiunto solo se si utilizza il cibo come elemento per indurre il sonno. Raggiunto l’addormentamento, è frequente che si verifichino numerosi risvegli notturni durante i quali si assiste ad abbuffate, a volte effettuate anche in stato di “trance”.

Per riassumere, i sintomi della Night Eating Syndrome sono:

  • Scarso introito calorico durante il corso della giornata
  • Difficoltà di addormentamento con tentativi di “risoluzione” attraverso l’utilizzo di cibo
  • Frequenti risvegli, spesso seguiti da abbuffate
  • Assenza di condotte di compensazione (vomito autoindotto, utilizzo di purghe o lassativi etc)
  • L’andamento del disturbo può avere carattere sporadico o manifestarsi in modo più continuativo
  • A differenza degli altri disturbi del comportamento alimentare è infrequente la preoccupazione per le forme corporee

 

La sindrome da alimentazione notturna si configura come un disturbo al limite tra i disturbi del sonno e  i disturbi alimentari.

La differenza, di carattere esclusivamente nosografico, è da ricercare nello stato di coscienza della persona durante l’episodio compulsivo. Se l’evento si verifica durante il sonno, in stato di non coscienza, questo disturbo si configura come sottotipo di sonnambulismo, quindi appartenente ai disturbi del sonno; viceversa, se l’evento si verifica in stato di coscienza ed il soggetto è in grado di ricordare quanto accaduto, il disturbo si configura come appartenente ad un sottotipo di Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati.

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