Categories: Articoli

di: stefanoiovino

Condividi su:

5 Falsi Miti da Sfatare sui Disturbi del Comportamento Alimentare

Nonostante l’incidenza in aumento, sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) c’è ancora pochissima conoscenza, e molti falsi miti sull’argomento sono ancora ampiamente diffusi tra l’opinione pubblica. Vediamo di sfatarne alcuni.

I Disturbi Alimentari sono una scelta.

Falso. I Disturbi Alimentari sono malattie dall’eziologia complessa e multifattoriale: hanno sia cause genetiche (sono state dimostrate delle predisposizioni familiari), sia ambientali (eventi traumatici, episodi di bullismo, patologie, storie di diete precedenti, ansia, depressione, ecc.). Non sono una scelta né uno stile di vita. Per approfondire, potete leggere il nostro precedente articolo “Da cosa origina un Disturbo del Comportamento Alimentare?”

L’anoressia è l’unico Disturbo Alimentare grave.

Falso. Anche gli altri DCA possono causare conseguenze gravissime per la salute e addirittura la morte. Per esempio, nei pazienti affetti da Bulimia Nervosa, l’abuso di lassativi e/o diuretici e il vomito autoindotto costituiscono un significativo rischio di morte improvvisa per arresto cardiaco da squilibrio elettrolitico, mentre nei pazienti con Binge Eating Disorder, la morte può sopraggiungere improvvisamente anche per lacerazione dello stomaco dovuto alle abbuffate senza controllo.

Puoi approfondire questo argomento qui:
Le complicanze fisiche dei Disturbi Alimentari – Parte 1
Le complicanze fisiche dei Disturbi Alimentare – Parte 2
Le complicanze fisiche del Binge Eating Disorder 

Se un mio caro dice che sta bene, dovrei credergli.

Falso. Statisticamente, si stima che molti pazienti effettivamente affetti da DCA, non hanno la consapevolezza di avere un problema, e solo una piccola percentuale accetta di sottoporsi alle cure. Alcuni, invece, pur riconoscendo di essere malati, rifiutano di farsi curare o perché hanno paura dei trattamenti, o perché convivono talmente bene con i sintomi (questo vale soprattutto nell’anoressia) da non voler guarire. È importante, quindi, quando qualcosa non va in una persona cara, cercare di convincerla a farsi visitare da un professionista (psicoterapeuta ed eventualmente psichiatra) esperto dell’argomento e che sappia affrontare la situazione anche nel caso di pazienti particolarmente restii a farsi curare.

Siccome i Disturbi Alimentari dipendono anche dalla genetica, non c’è niente da fare per guarire.

Falso. La predisposizione genetica e biologica rappresentano solo una delle cause dei Disturbi del Comportamento Alimentare, che riconoscono nella loro eziologia anche fattori ambientali e sociali. In ogni caso, la guarigione è sempre possibile e nessuno è “predestinato” a essere malato per sempre.

Gli uomini non possono soffrire di Disturbi Alimentari.

Falso. Anche se statisticamente le donne sono più a rischio di sviluppare DCA, l’incidenza di queste malattie tra gli uomini è in aumento, probabilmente per la maggiore autoconsapevolezza di essere malati e minore reticenza ad ammettere, anche con se stessi, di avere un problema. Inoltre, esistono anche Disturbi Alimentari più diffusi tra gli uomini che tra le donne, come l’ortoressia, ovvero l’attenzione ossessiva verso un’alimentazione sana.