di: stefanoiovino
Condividi su:
Anoressia, bulimia, binge: guarire si può?
Senza giri di parole, la risposta alla domanda nel titolo dell’articolo è sì, guarire dai disturbi alimentari come anoressia, bulimia, binge eating disorder è di sicuro possibile.
La prova viene dalle migliaia di persone in tutto il mondo che, con un appropriato trattamento, riescono a superare il dramma di anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating disorder (soltanto per citare i dca più comunemente osservati nella popolazione) e ritrovare la gioia e la serenità di vivere.
Non esiste però una formula magica per la guarigione, né questa può avvenire dall’oggi al domani, ma richiede del tempo: esso può variare da persona a persona ma, nella maggior parte dei casi, non è inferiore a diversi mesi.
Una cosa, però, è valida per tutti: guarire non significa solamente far scomparire i sintomi come le abbuffate, le restrizioni, i comportamenti compensatori o il conteggio delle calorie; guarire significa eliminare la malattia tanto dal fisico quanto dalla mente, ovvero recuperare un corretto rapporto con il cibo, sentirsi a proprio agio nel proprio corpo, non lasciarsi influenzare emotivamente dal numero sulla bilancia, riconnettersi con le persone più care e con il mondo esterno, lasciandosi alle spalle il senso di isolamento, e ritrovare le energie per fare le cose che si amano di più.
La prima cosa da fare quando ci si rende conto di aver bisogno d’aiuto è rivolgersi a psicologi, centri o strutture esperte nella cura del disturbi del comportamento alimentare – noi di DiCA siamo a Napoli e in altre città della Campania, Cardito e Torre Annunziata. Un bravo professionista saprà intraprendere un percorso personalizzato (specifico, cioè, per ogni paziente) e non proporrà una terapia standard per ogni caso. A volte, poi, è opportuno affiancare allo psicologo anche un nutrizionista nonché coinvolgere i familiari nel percorso terapeutico, per aiutare anche loro ad affrontare la situazione in modo adeguato e insegnare loro a dare supporto e sostegno ai loro cari nel modo migliore possibile.
Un’altra cosa sicura è che prima si inizia il percorso terapeutico, prima si guarisce, e naturalmente si evita di sviluppare le più gravi conseguenze fisiche dei disturbi alimentari. Se vi accorgete, quindi, che qualcuno a voi vicino è in difficoltà o voi stessi state affrontando un momento difficile, ricordate quindi che il primo passo per uscirne è non avere paura di chiedere aiuto. #ÈImportanteCheSiDiCA
Potrebbe interessarti anche:
I disturbi alimentari e il dramma dei genitori
Le origini del fenomeno anoressico-bulimico
5 cose da tenere a mente nel processo di guarigione